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RailNews ep.10 – La storia delle E464

Ormai diventate le tuttofare di Trenitalia, le E464 raccontano una storia appassionante, anche perché per anni le ho odiate.

Siamo giunti all’episodio 10 di questa rubrica; e come ogni rubrica che si rispetti, ecco il primo Special.

Voce fuori campo: “Siiii, anche Leo fa uno special 10 articoli!”

Io: “Ok, lo cancello”

A parte gli scherzi, è fin dall’inizio che aspettavo un momento simile per parlarvi delle E464, amate e odiate da qualsiasi appassionato di treni, compreso me.

e464
E464 a Fiumicino Aeroporto – Credits: Bombardier Transportation Italy
Il progetto E464

Nascono (sotto forma di progetto) nel ’95, come me, del resto… ottima annata! Commissionate ad ABB (ora Bombardier), l’idea di Trenitalia è di rimpiazzare le ormai anziane E646 ed E424 per i treni regionali ed interregionali in configurazione navetta. Le E464 sono delle locomotive monocabina e questa è la principale differenza con le motrici del passato. Dal 2000 sono immesse nel parco rotabili al traino (o spinta) di carrozze medie distanze e piano ribassato.

Incrocio di regionali con E464 – Credits: LOCOMOTIVA E402A
L’odio per le nuove arrivate

Riscuotono subito un notevole “odio” da parte degli appassionati, in quanto fanno scomparire, neanche troppo gradualmente, vecchie glorie come le sopra citate E646 ed E424, ma anche i caimani (E656) e le Tigri (E632). Per questo motivo, unito ad una prima fase non brillante come affidabilità, cosa tra l’altro fisiologica e normale per ogni nuovo progetto, le E464 finiscono per farsi detestare dagli appassionati. Tanto da farsi affibiare nomignoli come “Porchettona” e “Lavatrice” (per via del caratteristico sistema di raffreddamento degli inverter).

La loro trasformazione

Piano piano, tuttavia, fanno breccia anche nel cuore dei più critici (come me, in fondo) grazie all’ottima affidabilità sul lungo periodo ed alle tante sperimentazioni effettuate. Prima tra tutte, la recente trasformazione di un gruppo di E464 per il servizio Intercity. Sapete quanto io sia in fissa coi servizi IC ed avevo dei grandi dubbi per questa trasformazione.

E464 Intercity in Sicilia – Credits: [Antonio E656]

Tuttavia la loro regolarità e i tempi di percorrenza decisamente inferiori (soprattutto in Sicilia) mi hanno fatto cambiare idea. Nell’isola, prima delle “lavatrici”, i treni intercity provenienti dalla penisola venivano trainati dai Caimani, decisamente vetusti, lenti in accelerazione e con un discreto numero di fermate. Ciò costringeva ad avere tempi di percorrenza veramente lunghi che è possibile ridurre con le E464.

Adesso sono amate

Anche con i servizi regionali le “porchettone” hanno dato prova di notevole affidabilità e qualità. Al traino/spinta di Vivalto, MD e PR compongono la gran parte dei treni locali, senza avere mai grossi problemi.

E464 con MD nella nuova livrea – Credits: LOCOMOTIVA E402A

Resta solo un piccolo dettaglio che, in generale, ho capito poco. Il grande punto di forza di queste locomotive è la possibilità di essere accoppiate. Se ne possono comporre in slot da 2 o, addirittura, da 4, per superare valichi ed avere più potenza di un TGV. Tuttavia questa possibilità è stata sempre poco sfruttata. Solo ora con gli intercity, si sta usando una doppia trazione simmetrica in modo, quasi, sistematico.

Coppia di E464 con invio di Swing – Credits: LOCOMOTIVA E402A

In ogni caso, da locomotive terribili e odiate, quali erano, si sono trasformate in un ottimo esempio di rotabile. Tanto che sia le ferrovie svizzere, che la stessa Trenitalia, hanno deciso di far diventare monocabina delle motrici standard (E402A in E401).

E401 ex E402A in corsa prova – Credits: LOCOMOTIVA E402A

Finisce qui lo special sulle amate e odiate “lavatrici”. Spero che queste prime 10 puntate vi siano piaciute e, per qualsiasi cosa, non esitate a commentare.

Appuntamento, come sempre, a mercoledì prossimo!